Bocciati dalla maggioranza gli emendamenti al bilancio che chiedevano lo stanziamento di fondi da parte del Comune per la dotazione del taser agli agenti, l’incremento delle telecamere di videosorveglianza e un ingente investimento per la riqualificazione del Parco XXII Aprile, una delle principali piazze di spaccio della città. Sul tema interviene il capogruppo di Fratelli d’Italia, Luca Negrini:
“Oggi – dichiara il capogruppo – si è persa un’occasione cruciale per dare una risposta alle esigenze dei cittadini, e lo si è fatto per pura ideologia, ignorando le centinaia di richieste quotidiane di sicurezza. La prova che tutto questo sia riconducibile a un approccio ideologico, lontano dalla realtà, è evidente nella bocciatura della sperimentazione del taser per la polizia locale”.
“Per noi – prosegue Negrini – si tratta di un necessario strumento di difesa: grazie alla possibilità di utilizzo a distanza fino a sette metri, si evita il contatto fisico e si potrebbe ridurre drasticamente il numero di agenti feriti negli interventi. Inoltre, è statisticamente provato che il taser rappresenti una delle migliori armi di deterrenza: basti pensare che, nell’80% dei casi, è sufficiente attivare l’arco elettrico di avvertimento per indurre alla resa volontaria i malintenzionati, consentendo agli agenti di concludere l’intervento nella massima sicurezza. Tra l’altro, il taser è dotato di una bodycam che si attiva automaticamente non appena l’arma viene estratta, garantendo la massima trasparenza nell’utilizzo”.
“È una scelta di campo – sottolinea il capogruppo – dalla quale si notano chiaramente le priorità della sinistra. Per noi il taser è un’arma di difesa, secondo il PD di offesa; allo stesso tempo, per noi la tutela degli agenti viene prima di tutto, per la sinistra, invece, bisogna stare attenti a non fare troppo male ai delinquenti. Come se non bastasse, è stata bocciata anche la richiesta di installazione delle telecamere a Saliceta, nonostante sia una necessità che si trascina da anni. Tanto che, nella scorsa amministrazione, alcuni cittadini esasperati erano persino disposti a finanziare l’installazione con risorse proprie. Questo la dice lunga su quanto poco sia stato fatto fino ad oggi in tema di sicurezza”.
“Infine – commenta Negrini – la maggioranza ha detto no anche alla richiesta di un intervento strutturato e profondo per il Parco XXII Aprile, che continua a essere una delle più grandi piazze di spaccio della città, situata peraltro a ridosso di una scuola. Un degrado frutto di una politica migratoria sbagliata, quella delle cosiddette ‘risorse’ tanto care alla sinistra, per cui Modena fu addirittura candidata a capitale dell’accoglienza: i risultati sono sotto gli occhi di tutti”
“Il Partito Democratico continua a sbattere come una mosca contro il vetro dell’ideologia, ignorando le reali necessità della città, anche a costo di mettere a rischio la sicurezza degli agenti di polizia locale, che – come accaduto anche pochi giorni fa – continuano a subire aggressioni. Per noi, questo è inaccettabile”, la conclusione del capogruppo.